Marco Di Bello, della sezione di Brindisi, è diventato arbitro internazionale da alcuni anni, prendendo il posto dello storico Nicola Rizzoli: un riconoscimento professionale importante per un arbitro che da diversi anni è considerato un vero e proprio punto fermo.
Marco Di Bello, chi è?
Nato a Brindisi il 12 luglio 1981, diventa arbitro poco più che maggiorenne, arbitrando le sfide dei giovanissimi provinciali per poi esordire in Serie D nel 2006, per poi passare ai professionisti nel 2009 con la direzione di partite di Lega Pro. Approda in Serie B nel 2011 con Empoli – Juve Stabia, e dopo un anno arriva in Serie A il 12 aprile 2012 nella gara Bologna-Cagliari. Nello stesso anno si aggiudica il premio Miglior esordiente in Serie A, anche se continua a dirigere anche match importanti in cadetteria, come i playoff e playout.
Nel 2014 viene confermata in maniera definitiva la sua presenza nella sezione CAN A. Si tratta attualmente dell’unico esponente brindisino che è riuscito ad approdare in Serie A come arbitro.
Nel 2017 viene resa nota la sua nomina come internazionale, a partire dal 1° gennaio 2018.
Vita personale
Ha subito un grave lutto nel 2020: la sorella Sara si è spenta a soli 31 anni dopo aver combattuto contro una grave malattia.
E’ piuttosto conosciuto ed apprezzato il suo lavoro in campo sociale: da alcuni anni è testimonial della sezione di arbitri di AIL, diventando il volto di “punta” di BrinAil, la sezione di Brindisi del’Associazione italiana leucemie con lo slogan “Di Bello c’è la vita!“.
Per questo impegno, ed anche per la decisione di continuare a vivere a Brindisi è stato votato come “brindisino dell’anno” nel 2020.